4 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 205 - CHISSA' COME SAREBBE STATO
Una domanda che milioni di volte mi sono posta in questi lunghi anni senza di te.
Ad ogni compleanno in cui non hai rischiato di far cadere a terra tutta la torta...e ad ogni Natale in cui per regalo, avrei voluto ricevere un pigiama .
Alla fine di ogni inverno in cui avrei voluto indossare per te i colori della primavera. E in ogni giorno di pioggia in cui il Colosseo e' stato il mio rifugio. Dove mi illudevo di sentire meno la tua mancanza e dove le mie lacrime potessero confondersi taciturne con quelle del cielo.
Ad ogni tramonto sul mare in cui avrei voluto sdraiarmi accanto a te e in ogni onda che silenziosa cancellava il nostro amore scritto sulla sabbia.
In ogni notte in cui le braccia di quest' uomo mi hanno stretta a se. E in ogni respiro ansimante in cui ha creduto io gli appartenessi, mentre era il tuo volto che cercavo nel suo e i tuoi orgasmi che sentivo nei suoi.
E nell'arcata di quella Chiesa che ho percorso immaginando di vederti sull'altare ad attendermi con Flavia tra le braccia e Gabriele mano nella mano con la sua mamma.
Chissa' come sarebbe stato.
Chissa' come sarebbe ora.
Se staresti qui, seduto accanto a me, ad accarezzare ancora dolcemente il mio volto ricoperto di rughe. E se ameresti ancora i miei boccoli ormai argentati.
Chissa' se mi prenderesti tra le braccia ogni mattina per farmi vedere la luce del sole o per farmi ascoltare il rumore del vento o di un temporale, ora che le mie gambe sono troppo stanche per abbandonare questo letto.
E chissa' se avresti la pazienza di amare questa donna che nei giorni piu' bui di una vita ormai al tramonto ha dimenticato persino il suo nome...ma non il tuo, nè quello di quei figli che non ha mai smesso di amare.
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