22 DICEMBRE 2014 - GIORNO 160 - 'TO BE OR NOT TO BE'
Costruiamo quotidianamente di noi un'immagine distorta che possa conformarsi al mondo esterno. Un'immagine che dal mondo esterno cerca continuamente approvazione e che su di esso tenta disperatamente di esercitare il controllo.
Perche' vive nella paura.
Di perdere cio' che crede di aver conquistato.
E di mostrarsi per come realmente è.
Quella che basiamo sull'ego è un'esistenza schiava dell'oggetto del proprio desiderio. E produce una felicita' effimera destinata a svanire non appena quell'oggetto verrà meno.
Quello che resta è il vuoto.
Stamattina nella penombra del risveglio, con il respiro come unico mantra, sono scivolata dolcemente nello spazio tra i miei pensieri. Dove ogni cosa e' possibile , perche' nella quiete della mente siamo pura esistenza e creazione.
Nell'intimo dialogo con la mia essenza stamane, ho sperimentato il potere della guarigione e nuove verita' si sono rivelati agli occhi dell'anima.
Come quella che il dolore fisico che provavo, altro non è che la mia incapacita' di liberarmi di cio' che non è amore. E che la mancanza di qualcuno, o di qualcosa, è solo un retaggio dell'ego.
Stamattina ho riordinato a fatica pensieri ed emozioni che hanno reso belli e i difficili gli ultimi giorni della mia vita.
Nel dubbio di aver confuso ancora una volta la passione con il cuore. E di aver lasciato che ancora una volta quel cuore si chiudesse.
E con il dubbio che, se è vero che la mancanza è solo attaccamento e ricerca di una certezza al di fuori di noi, l'indifferenza creata dai silenzi sia invece reale.
Ma ho scelto di amare per amare, nel presente e per il presente, dove la mia presenza non sia fatta di promesse o illusioni, ma di desiderio di esserci per esserci.
'To be or not to be. That is the question'.
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