SUPPONI CHE
E che in quella stessa sera d'estate, seduta davanti a te, mi abbia inaspettatamente colto il pensiero che la tua anima non fosse estranea alla mia.
Supponi che quella stessa notte , guardandomi per sbaglio allo specchio, sia comparso sul mio volto un sorriso da settimane dimenticato.
Supponi che il tuo di sorriso mi abbia trasmesso una strana sensazione alla quale non sapevo dare un nome .
Bella.
Ma difficile da spiegare.
Supponi che da quel momento la mia anima abbia compreso che saresti stato speciale per il mio cuore. Ma che il mio cuore avesse da tempo scelto di non guardare oltre se stesso.
Supponi di esser stato qui, davanti ai miei occhi, per mesi e che io abbia finto di non vederti.
Supponi che la mia mente abbia indotto il corpo a fuggire.
...
Supponi che in una calda notte invernale io apra gli occhi e finalmente veda te.
Che in quella stessa notte invernale il mio cuore scelga di guardare oltre se stesso e riconosca te.
Da quell'istante in poi il mio mondo ha cambiato colore.
Ed io non sarò mai piu' uguale a prima.
Per la libertà di essere me stessa.
Per la libertà dal domandarmi i perchè.
Per la libertà dal dover dare a tutti i costi un nome a questo piccolo paradiso.
Per la dolcezza di ogni singolo gesto che mi sorprendo a fare.
Per la bellezza del sentire la tua mancanza un minuto dopo aver preso quell'ascensore.
Perche' dopo quell'ultimo bacio la vita riprende, piu' bella e piu' piena di prima. Ognuno la sua.
Il mondo fuori torna ad essere lo stesso di prima. Ma dietro quella porta , dentro quel 'noi' , cosi' magico e indefinito, io potro' sempre tornare a sognare , fosse anche solo in un ricordo. Perche' mi ha cambiata per sempre.
E sentire la mancanza di qualcuno non è mai stato cosi' facile: perche ' quando i sensi sono connessi si ci puo' concedere il lusso di lasciarsi le mani.
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