16 apr 2015

16 aprile 2015 - Giorno 276 - PERCHE' LE RELAZIONI NON FUNZIONANO PIU'






16 aprile 2015 - Giorno 276 - PERCHE' LE RELAZIONI NON FUNZIONANO PIU' 


Sull'argomento, per esperienza, ma anche solo guardandomi attorno, potrei scrivere per giorni interi.

La difficolta' dei rapporti umani  nel nostro secolo. 

Avrei potuto dire ' per la mia generazione' , ma il cambiamento, anche se a livelli differenti, credo riguardi tutte le fasce di eta', escludendo forse i piu' anziani che non sono stati  'infettati' dai nuovi virus della tecnologia, ma che ancora conoscono il valore di un abbraccio o delle parole. Quelle dette a voce guardandosi negli occhi. 

Non e' la mia opinione che voglio esprimere oggi, non  attraverso la mia penna almeno . Ma riportando alcuni punti di un articolo che nella sua semplicita' , riassume come al giorno d'oggi vengono vissute le relazioni . L'autore dell'articolo elenca le ragioni per le quali, secondo il suo parere, i matrimoni non funzionano piu'. Io credo che il discorso possa essere esteso ai rapporti umani in generale, anche se le considerazioni fatte sono particolarmente appropriate nel caso degli affari di cuore. 

Vi lascio ai punti salienti da me scelti, ma vale la pena leggere l'intero articolo ( Cinque motivi per cui i matrimoni non funzionano piu' ).


" Siamo più connessi che mai, ma allo stesso tempo siamo lontanissimi.
Ammettiamolo, l'ultima volta che avete "parlato" con la persona amata, non avete neanche ascoltato la sua voce.
Potete essere al lavoro, in palestra, con i bambini al campo di calcio. Potete anche trovarvi nella stessa stanza.
Avete detto a vostra moglie della prenotazione al ristorante.... Con un messaggio.
Vostro marito vi ha mandato dei fiori a lavoro... grazie ad un app del telefono.
Entrambi avete cercato i mobili per la vostra nuova casa... su Pinterest.
Non c'è più alcun contatto fisico in queste azioni. Abbiamo rimosso il sentimento umano dalle nostre relazioni, e lo abbiamo sostituito con coloratissime bolle d'aria. In qualche modo riusciamo anche ad essere offesi da un messaggio sul telefono, accusando gli altri di essere "arrabbiati" o "tristi" quando, in realtà, non abbiamo idea di come si sentano davvero. Alla lunga, finiamo per litigare per questo.
Volete sapere perché i vostri nonni hanno appena festeggiato I 60 anni di matrimonio? Perché non hanno trascorso il loro tempo su Instagram per scoprire cosa ha mangiato John per cena. Non erano su Facebook a criticare altre persone. Non andavano in vacanza per mandare messaggi con Snapchat agli amici.
No.
Erano troppo occupati ad amarsi e rispettarsi, a parlare durante la cena, a camminare tenendosi per mano, senza telefoni. Non erano distratti da qualunque cosa fosse intorno a loro. Avevano dei sogni e li hanno inseguiti insieme.
Il nostro desiderio di attenzione supera il desiderio di essere amati.
I Social media ci hanno offerto l'occasione di diventare famosi. Adesso solo un selfie vi separa da una popolarità degna di una star. Pubblicate una foto e milioni di sconosciuti vi concederanno un "mi piace". Indossate meno vestiti e... voilà! Una pioggia di "like".
Ma c'è più di questo. Che ne dite del vostro stile di vita? M'imbatto in foto di persone impacchettate in abiti firmati, in locali alla moda e con qualche strano cocktail alla mano. So che questa gente è al verde, ma vende agli altri un'immagine di successo, semplicemente perché può farlo. I "like" e i commenti altrui garantiscono loro questa forma di gratificazione.
Se volete amare davvero qualcuno, smettetela di cercare attenzioni da chiunque perché non sarete mai contenti dell'attenzione di una persona sola. Questo vale anche per l'amore.
L'amore dovrebbe essere sacro. Non potete amare se siete troppo preoccupati dell'opinione altrui. Che si tratti di postare foto sui social, di comprare una casa per competere con gli altri o di fare vacanze da sogno, nessuna di queste cose ha davvero importanza.
I social media hanno invitato migliaia di persone nel vostro letto. 
Abbiamo rinunciato alla nostra privacy. Non c'è più nulla di intimo, è tutto spiattellato sul Web perché il mondo possa vederlo. Se andiamo in un posto o facciamo qualcosa, lo rendiamo subito pubblico. Invece di goderci il momento, ci perdiamo nel ciberspazio cercando di azzeccare lo status giusto o il perfetto filtro per la foto.
Non c'è niente di male a condividere i nostri momenti privati, anche io lo faccio. Ma c'è un limite? Quand'è che tutto questo diventa troppo?
Abbiamo invitato dei perfetti sconosciuti a casa nostra, gli abbiamo fatto vivere i nostri appuntamenti. Gli abbiamo mostrato il nostro guardaroba, li abbiamo fatti salire nelle nostre auto, gli abbiamo perfino fatto vedere il nostro costume da bagno. Possiamo anche far loro la valigia.

Il matrimonio è sacro. È il sacramento più bello ed ha in sé un'enorme promessa per i fortunati che ne fanno esperienza. Anche se sono divorziato, credo nell'amore vero e nella possibilità di costruire una vita stupenda con qualcun altro. È sempre stato il mio sogno, fin da ragazzo.
Ho davvero paura che il mondo di oggi ci stia sbarrando la strada verso questo obiettivo e verso una vita serena da condividere. Abbiamo sotto controllo alcune cose, mentre altre ci sono sfuggite di mano.
Potete essere d'accordo o meno.
La cosa non mi turba affatto. "
(da http://www.huffingtonpost.it/anthonydambrosio/5-motivi-matrimoni-non-funzionano_b_7068156.html?ref=fbpr ) 

K.

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