30 nov 2014

29 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 137 - AMO-REIKI

                           



                                      29 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 137 - AMO-REIKI


Questa storia d'amore è sempre piu' complicata. Eppure ogni minuto che passa mi regala qualcosa di meraviglioso. 

Giorno 137.  La mia immagine allo specchio è ancora un riflesso insopportabile ai miei occhi. 

Ogni piccola cicatrice, ogni macchia, ogni ferita ancora viva fa eco a tanti piccoli e grandi dolori radicati nell'anima. E' difficile ogni mattina versare lacrime su un volto che non riconosci piu'. Ma poi le asciughi e  indossi la tua maschera , anche se ormai nemmeno lei ti senti piu' al sicuro. 

Forse perche' nemmeno quella maschera  e' piu' in grado di nascondere la realta. Forse perche'  non senti piu' il bisogno di fingere di essere qualcuno che non sei mai stato. Dentro di te sai che è arrivato il momento di abbandonare l'armatura e di essere finalmente te stessa. 

Nonostante questa consapevolezza, porti i segni di una guerra contro te stessa iniziata anni prima. E specchiarti vuol dire guardare in faccia il tuo nemico: tu. Perche' sai che stai soffocando qualcosa che invece vuole e deve uscire. Quel qualcosa che per guarire ha bisogno di essere portato alla luce, di essere compreso, di essere accettato, di essere amato,di essere  perdonato...e finalmente, di essere lasciato andare.

Giorno 137. Venire al mondo di nuovo.

Cosi' stamattina ho asciugato le lacrime, ho nascosto come potevo i miei dolori e sono uscita di casa. Destinazione S.Giovanni per ripetere l'esperienza del Seminario Reiki di I livello. La mia prima volta è stata quasi sei mesi fa, ma allora la mia coscienza ancora dormiva perchè le mie resistenze le impedivano di destarsi. Nonostante questo fu un'esperienza intensa ed emozionante in cui sono stata iniziata alla pratica del Reiki. Iniziazione che mi ha permesso di aiutare molte persone a me care in questi mesi. Eppure sentivo che mi mancava ancora qualcosa. Cosi' oggi ho deciso di riprovare quelle stesse sensazioni e di dare alla mia consapevolezza una seconda possibilita' di risvegliare la mia anima.

Quando affronti una simile esperienza con aspettative molte alte, capita che quelle aspettative non vengano soddisfatte o nella migliore delle ipotesi che tu non riesca comunque ad andare oltre.

Oggi le mie aspettative non solo si sono rivelate all'altezza, ma hanno superato il limite dell'impossibile. 

Tutto ha avuto inizio con il primo trattamento che ho ricevuto. Le solite resistenze, la solita difficolta' a lasciarmi andare. Fino a che le mani di Marco sul mio chakra del cuore  hanno creato il primo miracolo: l'immagine dei miei genitori, le lacrime improvvise a rigare il volto ed è stato come se il petto  esplodesse: rabbia, tristezza e amarezza hanno lasciato il posto all'amore, alla serenità e al perdono.  Poi pero' sono tornata alle mie resistenze e al mare di pensieri che non concedono mai riposo alla mia mente. Claudia questo mio muro lo ha sentito ma  con un amore immenso ha iniziato piano piano a scalfirlo: non è riuscita ad abbatterlo ma ha aperto una breccia sufficiente a scorgere quel grande male che da sempre mi impedisce di essere me stessa. 
Ho pianto, ho pianto tanto mentre mi parlava, mentre in empatia con il mio dolore , con una dolcezza e con una delicatezza speciali, quasi con il timore di invadere la mia intimità, mi diceva : " ho avvertito una grande difficoltà nel venire al mondo". E di fronte al mio pianto prorompente mi ha stretta forte a sè: " ci sono io per oggi, lascia che mi prenda io cura di te". Ho sentito un amore grandissimo, incondizionato, puro, vero. Claudia lentamente e dolcemente mi ha costretta a sentire quel dolore che avevo represso, rimosso e probabilmente trasformato in malattia del corpo.
Per me è stato nascere di nuovo, ma stavolta senza dover lottare per farlo, senza sentire alcuna minaccia di non farcela, ma una incoraggiamento  a quel primo respiro e quel primo vagito. E un benvenuto ad una vita che ora so di meritare.

Ed è stato anche grazie ultima meditazione, quella sul chakra del cuore, se ho compreso quanto io non solo meriti questa vita, ma soprattutto che sono degna di amare e di essere amata, esattamente cosi' come sono. Ho pianto dall'inizio alla fine della meditazione, ma non lacrime di dolore. Tornare a sentire l'amore dopo anni in cui l'hai soffocato fino dimenticarne il sapore è scioccante, è devastante. Ed e' una delle benedizioni piu' grandi che abbia mai potuto ricevere.  A sigillare questa benedizioni tre lunghissimi, intensi abbracci. Con il primo ho ripreso contatto con il mio cuore sentendo il suo battito , il suo calore, la sua immensità  nel suio incontrare il cuore di Marco, l'uno contro l'altro, all'unisono in una melodia che difficilmente riusciro' a dimenticare. E poi l'abbraccio di Daniele: sensazioni dimenticate sono riaffiorate nella memoria, la voglia di amare e di essere amata e quel senso di protezione tra braccia non piu' estranee, braccia forti in cui sentirsi al sicuro. E infine un abbraccio materno, quello di Claudia: è stato come essere dolcemente cullata, coccolata, accarezzata. E in ognuno di questi abbracci io mi sono finalmente sentita libera: ho permesso di nuovo al mio corpo, al mio cuore e  alla mia anima di entrare in contatto con l'altro, di lasciare che l'altro si prenda cura di me e che senta che io posso prendermi cura di lui. 

Questa mattina avevo chiesto ai miei angeli di accompagnarmi in questa lunga giornata. Oggi io ho incontrato  tre angeli sulla terra.

Grazie. 

ps. Perdonate la ripetizione delle parole 'amare' e 'amore' ...ma per me non esistono sinonimi..e il Reiki questo e'!



Kshamati






e



26 nov 2014

TI BACEREI IL CUORE



                                 TI BACEREI IL CUORE

'Smettila, perche' altrimenti mi si rispacca il cuore'
'Ti bacerei...per raccoglierne i pezzi'
'Ma non lo farai. Neanche stasera.'

(da stralci di amore abbandonati qua e la.  Kshamati)

26 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 135 - THANK YOU UNIVERSE





                26 NOVEMBRE  2014 - GIORNO 135 - THANK YOU UNIVERSE

Domenica mattina, sveglia alle 5.30 per andare a lavoro, esco di casa, mi avvio alla macchina e un pensiero attraversa la mia mente: ma non e' che stamattina mi lascia a piedi?....inevitabilmente la macchina mi lascia a piedi. Sono ormai nota per le mie profezie autoavveranti. Peccato che predico sempre e solo le situazioni sfigate!!
"Lo sapevo io!!!! ed ora come faccio? Non e' possibile, l'universo deve avercela con me!! con me! proprio ora che sto cercando casa! non bastavano le spese mediche!!! pure quelle per riparare la macchina! ecco, lo so io cosa mi stai dicendo!! mi stai dicendo che non devo andare via di casa. Deve essere un avvertimento, una intimidazione!!!". Spaventata dai miei stessi pensieri, fortunatamente rinsavisco e faccio un bel respiro. Mi dico di star serena e mi convinco ( a ragione) che  si tratta solo delle mie resistenze al cambiamento e  che cercano di distrarmi dall'obiettivo. E se anche ora non la comprendo, deve esserci una volontà superiore che ha impedito che io oggi guidassi! .
L'indomani porto l'auto dal meccanico. Il responso: " Ho sistemato tutto ,ma ringrazi il cielo che la macchina non ha preso fuoco con lei dentro!". Io sorrido istericamente ma dentro di me ringrazio l'universo! Rassegnata all'idea di dover pagare chissà quale cifra astronomica (d'altra parte la vita me la sono salvata e qua tocca pagare tutto, anche l'aria che respiriamo!) , domando al meccanico quanto gli devo e lui mi risponde: " Signorina ma scherziamo? Nulla. Conosco suo padre da una vita e lei e' sempre cosi' gentile che per me e' solo un piacere. E se succede qualcos'altro, me la riporti senza problemi'!".

In occasioni come questa non si puo' fare a meno di sentirsi amati, protetti e fortunati. E questo può sembrare scontato, eppure la gratitudine è il motore che muove l'universo. La gratitudine e con essa i nostri pensieri. Perche' io giocando sostengo che con la mia mente riesco solo a creare situazioni negative. Ma il punto non è cio' che ho creato...il punto è averlo fatto. E rendermi conto di questo è rendermi conto di quanto il fato non sia altro che  una costruzione dell'uomo , un artefatto di cui  si serve per sfuggire alla propria responsabilita'. Quella di essere il creatore della sua stessa vita, colui che puo' plasmare ogni singolo giorno della sua esistenza , nel bene e nel male. Ma quando cio' che abbiamo creato ci fa star male , prendersela con l'universo o dichiararsi parte di un progetto prestabilito da cui non si ha via d'uscita,ci solleva da qualsiasi presa di coscienza di noi stessi. Io non nego la presenza di un Dio o di una energia Universale. Il contrario.  Quelle che chiamiamo coincidenze  non sono altro che segnali luminosi che Dio , o chi per lui, pone sulla nostra via per indicarci il cammino.   Ma il dono piu' grande che ci ha fatto e'quello del libero arbitrio. Sta a noi e scegliere se ignorare o seguire quei segnali. Mi piace spesso citare una delle mie definizioni sulle coincidenze : "Le coincidenze sono dei salvagente che la vita ci offre per 'risvegliarci' alla consapevolezza del libero arbitrio in quanto possibilità di partecipare al nostro Destino in qualità di artefici e non di vittime....impedendogli di trasformarsi ineluttabilmente in Fato. La vita può ancora essere come noi desideriamo che sia".
Quella stessa energia universale, ascolta le nostre menti e traduce in realta' i nostri pensieri, ma cio' che viene creato non dipende solo dal pensiero, ma anche dall'emozione che ad esso associamo. E' la LEGGE DI ATTRAZIONE secondo la quale attiriamo cio' a cui pensiamo. Questa definizione è molto semplicistica ma, se vi interessa l'argomento, vi suggerisco la lettura del libro 'The Secret'  (Per informazioni cliccate su 'The secret - Official Website' ) o della sezione del blog  dedicata all'argomento ( clicca qui --> )

Per concludere, cio' che mi è capitato oggi è per me ancora una volta fonte di preziosi insegnamenti. 
Il primo: i nostri pensieri creano la realtà che viviamo. Io ho creato senza dubbio un piccolo 'intoppo' nella mia giornata. Ma questo mi dimostra che con impegno posso arrivare a creare anche cose meravigliose!
Il secondo: dietro ogni piccolo o grande ostacolo o difficoltà che incontriamo si cela un miracolo. L'importante è lasciare andare e rimanere aperti a cio'che accadra'. 

Nel mio caso, lasciare andare la rabbia e la preoccupazione del momento, riconoscere come mia quella creazione e la ferma convinzione che ci fosse una giusta ragione per cio' che era accaduto , hanno sortito una serie di effetti straordinari: mi sono salvata da un possibile incendio e non ho speso un centesimo per la riparazione della macchina!

Per cui ricordate sempre...il pensiero crea!! Buone creazioni a tutti!!

(Kshamati)

25 NOVEMBRE - GIORNO 134 - IO GUARDO SOLO AVANTI


                               25 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 134 - IO GUARDO SOLO AVANTI

La mia giornata inizia malissimo!!ho un appuntamento e sono gia' in ritardo, quando la metro B inizia a rallentare sulla mia tratta. Scrivo a Stefano per dirgli che non so quando  arrivero' e lui mi risponde: " fai con calma , segui il flusso e quello che ti insegna oggi". Io intanto ho gia' iniziato a spazientirmi. Pochi secondi dopo la Metro B mi lascia a piedi! Chiamo Stefano per avvisarlo e lui mi dice "Torna indietro allora" . Mi viene  subito in mente il suo messaggio di poco prima e a dispetto dal nervosismo che inizia gia' a insinuarsi nelle vene, decido di imparare davvero qualcosa da questa situazione   e di seguire il flusso! "Non posso tornare indietro" - rispondo - "la linea della metropolitana e' completamente ferma!!". La prendo come realta' ma anche come metafora della mia vita in questo momento: non hai altra scelta che procedere! Cosi' mi armo di santa pazienza, raggiungo la prima fermata dell'autobus, mi informo su come arrivare a destinazione e in poco meno di 20 minuti raggiungo la mia meta. 

La lezione che ho scelto di imparare oggi e' che arrivata a questo punto  io posso solo andare avanti.  Non ha importanza quanti ostacoli rallentano il mio cammino. Lo rallentano. Non lo fermano. A meno che non sia io a scegliere di fermarmi.

Gli ostacoli mettono a dura prova la nostra capacita' di reazione. Ci fanno credere che restare nella nostra zona di sicurezza sia la soluzione migliore. E invece no. Come qualcuno ha detto " La vita inizia fuori dalla vostra zona confort!". Per cui ...testa alta e avanti fino a raggiungere i tuoi sogni!!
E anche oggi...grazie Stefano!!

(Kshamati) 

24 nov 2014

24 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 133 - SENTIRSI DONNA



24 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 133 - SENTIRSI DONNA

Le donne. Il loro corpo. Le insicurezze.

Mi e' capitato oggi di ascoltare una conversazione tra due amiche. Generalmente me ne resto in silenzio: non mi piace entrare nel merito delle conversazioni altrui, ma colpita da una frase a mio avviso 'infelice' non ho saputo resistere all'impulso di dire la mia.

Si parlava di uomini, di uno in particolare e una delle due amiche cercava di consigliare in maniera carina e anche simpatica l'altra su come attirare l'attenzione del ragazzo. Eppure alcune parole nel mia  testa sono sembrate stonate: 'mi raccomando, mettiti in tiro e metti  in mostra il sedere!'

A quel punto istintivamente mi sono intromessa nel discorso affermando che trovavo sminuente per una donna ricorrere a simili strategie per attirare l'attenzione di un uomo.

Spiegare le mie ragioni non è stato facile. E purtroppo non sono state nè condivise, ma non è il motivo per cui sono intervenuta, nè tantomeno comprese. 

Io non mi riferivo a quella situazione in particolare e non esprimevo su di loro un giudizio.
Io non penso non  ci sia alcun male nel valorizzarsi, anzi, l'amore degli altri è direttamente proporzionale all'amore che abbiamo di noi stessi. Mi riferivo piuttosto ad un atteggiamento che ravviso ormai comune tra le donne, ad 'esasperare' o 'mettere in mostra' con ostentazione alcune loro  caratteristiche fisiche. Perche' ritengo, e ribadisco si tratta solo di una personalissima opinione, che  questo atteggiamento sia sintomatico di  un malessere, di una mal convivenza con il proprio corpo. Una donna non dovrebbe scendere a compromessi di questo genere , nè con gli uomini, ne' tantomento con se'stessa.  

Mi permetto di parlare cosi perche' io di commenti sul mio fondoschiena ne sento da anni. E posso assicurarvi che ad un certo punto non è piu' ne lusinghiero ne' divertente.Io in questa trappola ci sono caduta. Sono sempre stata una che, sedere a parte, bella non si e' mai sentita. Soffro da due anni di una forma di acne resistente...e potete star certi che  di questo mio sentirmi a disagio nel mio corpo, l'acne non  e' la causa, ma la conseguenza. Non amare se stessi , per le piu' svariate motivazioni, con il tempo porta il nostro corpo a creare una sorta di maschera , a trovare una scusa che giustifichi questa non accettazione di se stessi. Per me lo scudo e' stata, ed e' tutt'ora l'acne, per altre donne puo' essere una psoriasi, una caduta improvvisa di capelli, un ventre perennemente gonfio, o qualsiasi altra arma il cervello utilizzi per non farci affrontare la realta'. Per non metterci davanti allo specchio della nostra anima.

Per cui , per anni, ho sempre pensato che distogliendo l'attenzione da cio' che di me non amo ( in questo caso il mio viso)  e portandola sull'unica cosa bella che credevo di avere, avrei attirato gli uomini. E li ho attirati. Ne ho attirati molti ma nessuno e' mai arrivato oltre il mio  bel fondoschiena. Volete sapere il perche'? non certo perche' non valessi di piu' o perche' loro  fossero necessariamente uomini superficiali ,  ma perche' io pensavo di non valere di piu'. E davo valore all'unica cosa che credevo lo meritasse. Ma continuavo a sentirmi vuota e non apprezzata, nonostante i complimenti.

Oggi so di non avere bisogno di mettere in mostra il mio fisico. Non voglio farlo perchè  cio' che voglio gli altri vedano di me e' la mia autenticità. Certo non voglio fare la moralista, nè negare il fatto che l'attrazione fisica sia  fondamentale nell'incontro tra due persone. Ma ritengo che debba essere un valore aggiunto. Per cui non penso che una donna sbagli ad aver cura di se' , ad indossare un pantalone attillato che metta in risalto le forme piuttoste che  una minigonna che ne valorizzi le gambe. Io penso che molto spesso sia sbagliata la motivazione che spinge noi donne a certi atteggiamenti. 

Per essere una donna bella e intelligente bisogna soprattutto averne la consapevolezza. A fare la differenza non sono ne ' una gonna , ne'un vestito,  ne un pantalone'. SEI TU.

(Khamati)


23 nov 2014

23 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 132 - CAMBIARE, SI DEVE"




23 NOVEMBRE  2014 - GIORNO 132 - CAMBIARE, SI DEVE

Proprio stamattina per lavoro mi trovavo ad un convegno sulle Missioni. Fare volontariato è sempre stato uno dei miei sogni nascosti, di quelli che ogni tanto tiri fuori, li spolveri un po’ fantasticandoci su e poi li rimetti li, ben riposti a marcire. E ora mi imbatto in un bellissimo blog di una donna che ha fatto del volontariato la sua vita. Al suo articolo sono arrivata per caso, ma ormai io so bene che nulla accade senza una ragione, attratta dal titolo: " Le malattie psicosomatiche sono angeli custodi, se le ascolti guarisci". Io ne so qualcosa, di angeli, ma anche di malattie psicosomatiche. 

Da quando avevo 19 anni combatto con l’acne muovendomi tra momenti di quiete e altri di tempesta. Ma ora  ne ho 33 e sono ormai quasi tre anni che non solo non riesco a debellarla ma qualsiasi cura io faccia continua a peggiorare. Io le domande sull’ origine emotiva di questa malattia, che per me è diventata una vera ossessione nonche’ una buona ragione per rovinarmi la vita limitando i miei contatti con il mondo esterno, me le faccio ormai da tempo. Sebbene con un grande lavoro energetico e psicoterapeutico credevo di essere arrivata al nocciolo della questione ( la fine della convivenza col mio compagno, un amore che non ho sapete tenere al mio fianco nel dolore, il ritorno a casa dai miei, il rapporto con i miei genitori) la guarigione sembra ancora ben lontana

Ma oggi forse posso dire di conoscerne la ragione. Non basta guardarsi dentro e scoprire l’origine del nostro male. L’unica possibile guarigione e’ il cambiamento. E non parlo semplicemente di una trasformazione interiore, ma di prendere in mano la propria vita e cambiarne direzione, con azioni concrete e non con le parole o le intenzioni.

 Solo oggi leggendo quel blog ho preso  in considerazione una nuova domanda e un aspetto della questione che avevo completamente trascurato : “fai davvero il lavoro che ami?”. La risposta è ovviamente no. Ma le obiezioni della mia mente potete  immaginarle: con un posto fisso conquistato dopo 9 anni di precariato e un’Italia che va a rotoli vuoi lasciare l’unica certezza che hai al momento nella vita per inseguire la guarigione dell’anima? E qui la risposta dovrebbe essere un SI a caratteri cubitali.

 Il buon senso pero’ bisogna farselo amico, anche se spesso è il nostro peggior consigliere.D'altra parte questo lavoro che non ho scelto ma che mi è capitato, è cio' che  mi permette di avere una base da cui partire e una fonte a cui continuare ad attingere per realizzare la vita che desidero.

E allora CAMBIARE non solo si puo’. Cambiare SI DEVE. E non significa alzarsi una mattina e rassegnare le dimissioni.   Ma dare il giusto peso ad ogni azione che compiamo. Dare il giusto valore ad ogni minuto di ogni giornata. Muoversi nella direzione dei nostri sogni a passi piccoli ma decisi. Perche’ sono convinta che dopo pochi passi ci ritroveremo ad aver aperto ali che nemmeno sapevamo di possedere.

Kshamati

21 nov 2014

LETTERA D'AMORE A QUATTRO MANI

LETTERA D'AMORE A QUATTRO MANI


M
perche' ho la sensazione che oggi sei incazzato con il mondo o particolarmente storto???

R
di fondo non e' incazzatura
ma amarezza
non sono arrabbiato
non mi arrabbio praticamente mai io
ma e' delusione

M
deluso da cosa?
sempre che vuoi rispondere eh!

R.
è tutta una serie di cose tesoro mio
non vivo di certezze
e sa da un lato questo rende la vita imprevedibile
e quindi affascinante
dall'altro destabilizza
perche' nei momenti di difficoltà
da qualche parte bisogna aggrapparsio da qualche parte
e sto' momento trovo solo pareti lisce..
e faccio forza su me stesso..
ma poi sai che sta a succedere??
che divento un automa..
 e ho paura di allungare la mano a chi magari realmente vuol darmela
me s'e' cristallizzato il cuore..

M
tutto cio mi fa arrabbiare...
mi arrabbio perche' ti si cristallizza il cuore

R
era la paura che avevo un anno fa
e si e' avverata

M
non te lo devi far cristallizare il cuore
non ne vale la pena..
e  il tuo cuore cristallizzato..
e' sprecato

R
qualcuno ci soffiera' sopra e lo sbrinera' prima o poi

M
no se non glielo lasci fare...
dipende tutto da noi stessi non dagli altri

R
farlo fare ad una qualsiasi non ne vale la pena
arriverà una M. pure per me

M
perche' a chi e' arrivata scusa?

R
una come te dico
Con la quale mi trovo bene
e posso mettere in discussione i sentimenti

M
ah ecco..
cosi ha un senso...
 perche' io fin'ora non ho sbrinato proprio nessuno...

R
ecco nel tuo caso e' giusto dire dipende da noi..non dagli altri
L'attimo per sempre di Alex Britti
te la dedico

M
sei sicuro che me la dedichi????
scegli una frase..perche' tutta...
e' troppo..
.
R
la prima strofa e' mia.

'sento, nell’anima che il vento sta cambiando
nasconde la pazzia di un tradimento
l’umana distrazione di un secondo
che porta via rimorso e rimpianto
ma resto sempre un uomo solo
solo, un gesto tuo mi toglierà il respiro
mi fa sentire addosso il tuo profumo
mi fa arrivare in fondo al tuo sentiero
perchè tu sei quell’attimo per sempre'

t'ha sei cercata

M
stavolta i puntini non li uso
ma io l'umana distrazione di un secondo la conosco bene
 ed e' l'ultima cosa di cui ho bisogno

R
ah ma infatti...se pensassi a qualcosa del genere c'avreio gia' provato ampiamente
ma non serve ne a me ne a te

M
lo so..
non volevo insinuare che stessi pensando di farlo

R
pero' mi piaceva dedicare una canzone ad una donna
e quella che me sopporta sei tu..

M
chi te l ha detto che ti sopporto???
 e poi il mio cuore non regge alle dediche....
non e' allenato...

R
il mio e' cristallizzato..figurate un po'

M
per essere cristaliizzato...
le dediche pero' ti escono bene..
strano..

R
la parte romantica ancora resite

M
e la vuoi tenere nascosta?????

R
piu' che nascosta  direi la voglio tenere in vita..
 almeno me illudo di essere ancora capace a innamorarmi

M
perche' ti illudi scusa?
lo sai che lo sei...
lo so perfino io!!!
io invece prima o poi diventero' una grandissima stronza!

R
magari quando te innamorerai di me..
M
sento di essere gia sulla buona strada!
R
buffa la vita che ne sai..
M
io di te???
e cmq lo sto diventando ora...
 tu una stronza non credo te la meritersti...

R
una stronza no
ma te si

M
e chi te lo ha detto??

R
il mio cuore
M
ma se divento stronza...
R
chi nasce tondo non more quadrato..
M
il tuo cuore e' strano forte sa?!
R
quindi non ci diventerai..
M
tu non hai anche i superpoteri di vedere il futuro vero??
perche' io ti odio gia cosi!
dicevo...
se divento stronza...
vorra' dire che ti meriti una stronza!

R
perche' nel tuo futuro ci sono io?

M
io non ho detto nulla!!!
tu hai detto che meriteresti me...
io che sto diventando stronza
 se la matematica non e; un opinione ti meriti una stronza!

R
ah
non so stato mai forte in matematica

M
tu lo metti in conto che io sono fuori di testa?
R
si..
M
be'...
e' gia qualcosa
R
io so tutto di te
M
oddio..
ecco i tuoi poteri..
M
ti odio di nuovo!
R
il giorno che mi dirai ti voglio bene me iniziero' a preoccupare
M
ma se te lo dico sempre?????
 e cmq tu non sai nulla di me!

R
non con la stessa intensita' con la quale mi dici ti odio..

M
e questo ti rende felice??
tu sei strano eh!

R
si e sai perche'?
perche' dietro quel ti odio...c'e' un sentimento forte ed e' come se dicessi "ti amo"
nel ti voglio bene c'e' affetto
ed e' meno intenso del ti odio

M
ma ti odio..non e' ti amo!

R
è forte pero'..
 di' che non e' vero?
di che sbaglio

M
lo e'

R
di che non c'ho i superpoteri?

M
ma non nel senso che dici tu!!!

R
me illudo..so' romantico lo sai

M
e' un ti odio di una che rosica per come riesci a entrarle nella psiche..
e ne l cuore!!!

R
c'ho i poteriiiiiii...

M
ti odiooooooooooooooooooooooooo
 e cmq...
entri nella psiche e nel cuore
ma dimmi...
cosa sai di me???

R
che' c'hai un bel culo..

M
dato ovvio ed oggettivo

R
che la tua fragilita' necessita di cure..
di affetto di presenza
che se avessi quello che stai disperatamente cercando di avere da tempo
avresti la forza per sconfiggere il mondo
che ti accontenti a volte per paura
che vincerai
che saresti una mamma meravigliosa
che sei una compagna eccezionale

M
per chi...non lo so pero'...
e tutto quello che non ho..
mi sta trasformando in una stronza

R
che stronza non ci sarai mai
che le amarezze della vita ci trasformano un po' tutti...ma per fortuna non ci cambiano del tutto

M
e per vincere..dovro' passare per la sconfitta

R
devo proseguire?
o te sei presa sto bel cazzotto vestito da carezza?

M
magari..
 Ho bisogno dei cazzotti
diversi da quello che ho presi fino ad ora

R
se hai bisogno di cazzotti..vorrei essere la mano di tyson..

M
ne ho bisogno
R
e da me li vuoi?
vuoi cheti sveglio?
M
si
li vuoi da me?!
sei sicura?

M
si

R
perche' proprio io?

M
deve esserci una risposta a tutto?
forse per il modo con cui me li dai
ma che ne so....
senti tu in qualche modo sei entrato inaspettatamente nella mia vita

R
sei tu che mi hai fatto entrare
cioe' ci siamo entrati a vicenda
niente succede per caso
e forse ne avevamo bisogno l'uno dell'altra

M
io non ti ho fatto entrare
ti ci ho ritrovato..
E non so come e non so perche'...
so che a volte mi sento in colpa per qule senso di pace che mi dai
e che non riesco a trovare in LUI
per il poter essere me stessa senza dover essere giudicata

R
vedi in me cio' che vorresti fosse lui?
M
non lo so
magari e' solo che quello di cui ho bisogno lui non vuole darlo  a me

R
sono lì'incastro del puzzle che cercavi?
sto nell'altra scatola pero'..

M
ho paura a pormi la domanda e a drti una risposta
R
perche gia' sai...
M
so che se parlo con te mi sento forte di essere  me stessa
accanto a lui ho paura di dire chi sono cosa voglio e dove voglio andare
e vivo sperando che un giorno lui si svegli e mi dica che posso tornare ad essere me stessa
perche' vuole quello che voglio io

R
non mi viene da dirti te lo auguro..
M
perche' sai che aspettero' invano?
R
non sto nella sua testa
al massimo posto sta' nella tua..

M
esciiiiiiiiii!!
R
esco quando me fai spazio nel cuore..
M
bussa
R
tesoro...
poi se busso..e tu apri la porta
crolla il palazzo....

M
lo sai che ora non ti aprirei...
ma mi piace per un attimo pensare di poterlo fare

R
non vedi l'ora che busso pero'...
ecco appunto
M
e' tutto molto piu complicato di cosi
e lo sai...

R
per ora sto solo vicino alla porta
origlio
ascolto i battiti del tuo cuore
e gli spifferi della tua testa

M
a me basta che stai nei paraggi

R
sento le paure ma pure i desideri..

M
ma le paure adesso sono piu forti

R
guardami dallo spioncino...
un sorriso lo troverai
e uno che ti passa le lettere d'amore da sotto la porta pure..
perche' quella di oggi è una lettera d'amore scritta a 4 mani..

M
...

R
guarda dallo spioncino..

M
lo sto facendo

R
su quel campanello non c'e' il tuo cognome..
magari non servira' nemmeno bussare..
starei qui a scrivere tutto il tempo
ma devo chiudere

M
lo so vai
 scusa..
R
dovevo andare via un'ora e mezza fa..
guarda dallo spioncino...
<3

21 NOVEMBRE 2014 - GIORNO 130 . MIO PADRE

 21 NOVEMBRE  2014 - GIORNO 130 . MIO PADRE

Giorno 130.

La mia vita sta cambiando. Anzi la mia vita sta finalmente iniziando.

Quanto è difficile dire ti amo. Quanto è difficile dire: Ti amo papà. Ma mai quanto è difficile dimostrartelo , mai  quanto lo è stato in tanti anni riuscire a dimostrartelo.  All'improvviso tutto è diventato difficile:  il cuore, la vita,  noi. Piu' di quanto non lo sia stato da quando ne ho ricordo. 

Me ne stavo li,  davanti allo psicologo, cercando di capire insieme a lui da dove provenisse la grande ferita dell'abbandono che mi porto dietro. Quella ferita che ha  vibrato,risuonato e sanguinato violentemente ogni volta che gli uomini che ho amato  se ne sono andati  dalla mia vita o hanno costretto me  ad allontanarmi dalla loro. Lasciandomi straziata. Inerme. Devastata. 

" Io non lo so" , ho risposto. Poi una profonda tristezza. E qualcosa dentro di me e' come esploso. " Mi sento infinitamente sola, sento di non avere piu' nessuno su cui contare, non ho piu' un compagno, ma non ho nemmeno un padre." Queste le mie parole. Poi un pianto prorompente .

Ma io un padre ce l'ho e allora Stefano mi ha domandato da dove provenisse questa mia idea di non averlo. 

Quello che ho scoperto in quella seduta e' stato di avere un padre e che e' stato sempre un uomo meraviglioso. Quello che ho scoperto nelle ore successive e' stato inaccettabilmente doloroso , ma so che e' stato anche l'inizio della mia guarigione.

Ci sei sempre stato papà. Ed io non so come ho potuto non vederti. Ci sei sempre stato da quando ne ho ricordo . Già da quando ricordo. Ma cosa ne è stato di quel che non ricordo.? Per me, il nulla. Non una foto,non un filmino di quando ero appena nata. Del mio primo vagito. Della prima volta che tu e mamma mi avete tenuta tra le braccia. Del primo bagnetto. Della mia prima pappa. Di ogni prima volta che ioda sola non posso ricordare. Per anni ho pianto su quegli album vuoti ,mentre mia sorella poteva ancora sfogliare le prime pagine della sua vita. Ma io no. E il vuoto di quegli album io l'ho sentito dentro. Come vuote le risposte alle mie domande. Non c'erano i soldi per fare le foto. Ma io ho sempre creduto che a mancare fossero la voglia e l'amore, fino a sentirmi indesiderata, e di troppo. FIno a venire a sapere che sono nata quasi per sbaglio. Per una pillola non presa. Fino a credere che la mia nascita fosse stata per voi un duro colpo da accettare.

Io un padre ce l'ho ma ad un tratto ho smesso di vederlo,  perche' non volevo piu' vedere la sua sofferenza ma soprattutto non volevo piu' sentirmi responsabile ed impotente di fronte ad essa.

Poche ore piu' tardi  ,  dopo una giornata in cui il passato si e' prepotentemente appropriato di ogni mio pensiero, parlando con mia sorella, piangendo disperatamente entrambe al telefono (dando inizio  in qualche modo  anche alla sua di guarigione) abbiamo scoperto di avere un padre forte e coraggioso che a suo modo ci ha amate e ci ama da morire. E improvvisamente,  seppellite e rimosse,sono riaffiorate da qualche angolo  distante  del cuore e della memoria,  le immagini di una madre a tratti folle,  esasperata dalla sua vita e dalle sue frustrazioni,  che si scagliava violentemente contro un padre, in quel momento inerme, che noi a tutti i costi volevamo proteggere. Un padre che un milione di volte avrebbe voluto lasciare quella casa, ma non hai mai potuto. Perche' quelle scene di delirio terminavano con me e mia sorella aggrappate a lui perche' non se ne andasse. E lui restava. Per noi. Che senza di lui non sapevamo vivere. 

E i ricordi continuano a tornare. I miei, Quelli di mia sorella. Il dolore che portano con se' continua a tormentarmi. Ma ogni secondo che passa si affievolisce e lascia il posto a nuove realta', a nuove consapevolezze, Dove la luce del perdono piano piano comincia a risplendere.

Questo  weekend, o nei giorni a venire, come da consiglio dello psicologo, per la prima volta da quando ero piccina usciro' con mio padre. Io e lui. Per conoscerci e amarci di nuovo, anzi di piu'. E lui davanti la mia richiesta mi ha guardata con una luce che ne isuoi occhi avevo dimenticato. . Quell'uomo solitario e silenzioso ha detto per l'ennesima volta si alla sua bambina.

Kshamati

16 nov 2014

16 NOVEMBRE 2014 - SOGNARE E' ANCORA CONCESSO





'16 NOVEMBRE  2014'
"SOGNARE E' ANCORA CONCESSO"

Se giocosamente vi dite  “Ti amo” prendendovi a parolacce, succede che improvvisamente ogni dubbio nella vostra testa e nel vostro cuore cade. E anche se le parole in quel momento sono solo caratteri sullo schermo di un telefonino, la vostra anima sorride . 

Il gioco è   una maschera dietro la quale celare il proprio essere, e i propri sentimenti. Perché quei sentimenti quando sono veri e profondi fanno paura. Non importa quanto amiate e quanto l’altra persona  ami voi. L’amore fa paura, anzi a far paura è la paura di non essere all’altezza di quell’amore e di perderlo.

Parole che lasciano la scia. Ora sono fisicamente distanti . Ma un filo d’oro li lega e quei pensieri rimbombano: dalla testa di lei, al cuore di lui. Dai suoi occhi alle sue mani. Dalle labbra di lui ai seni di lei. Un calore li pervade ed è solo un pensiero. Per poche lunghe interminabili ore di passione a distanza.

Come si fa a  resistere al richiamo di due corpi assetati di amore?  Contro natura non si puo’ andare ed il destino, lui non lo puoi comandare. Devi lasciarlo fluire, perché se opponi resistenza lui tornerà con più forza ma rischierai di farti devastare.

Ma ora ciò che devasta è l’assenza. E’ la lontananza. Sono due mani che si cercano da giorni, settimane, mesi,anni. Forse da un’eternità. 

Ma il loro vagare almeno per oggi è finito. Ora quei due corpi sono intrecciati l’uno nelle membra dell’altro. E’ buio fuori, ma il loro mondo è scaldato da una fuoco accecante. Ci sono ancora le sue cose, il suo profumo, le sue foto, le sue lettere. Eppure in quella casa nulla appartiene a lei. E lei non appartiene a quelle mura, ne’ al lui. E mai a lui è appartenuta. Lui è il mio uomo. Quella è la nostra casa. In quei quadri appesi , in quelle linee sconnesse di un volto innamorato, centinaia di volte avrai visto i miei occhi e sentito la mia voce, e  centinaia di volte avrai sentito me nei suoi orgasmi.


Ed ora siamo solo io e lui. Finalmente solo io e lui. E le parole ora non sono più sullo schermo di un telefonino. Ora le parole escono dalle nostre bocche, cosi’ i baci, il piacere e il respiro affannoso. E quelle parole non sono più sporche, nemmeno per gioco. Sono parole d’amore e sono eterne. E tra le parole qualcosa di magico accade. Lui ora è dentro di me, e i suoi occhi non smettono di fissarmi, lucidi , bagnati da lacrime di gioia. E i miei occhi sono nei suoi,  bagnati dalle mie e dalle sue stesse lacrime . E il respiro cresce, ed il godimento  aumenta e si trasforma in miracolo. Le paure improvvisamente svaniscono, crollano le barriere, e siamo noi, di nuovo noi.  Oggi dentro  di noi è il 18 maggio. E in quello stesso istante insieme raggiungiamo il piacere, nudi, senza ostacoli trai nostri corpi: la vita, una nuova vita è ora dentro di me.

Sognare è ancora concesso...


14 nov 2014

14 NOVEMBRE 2014 - LIBERI



'14 NOVEMBRE  2014'
"LIBERI"

I debiti o i crediti, economici o karmici ,  sono nodi nell'anima che pesano come zavorre e ostacolano il tuo cammino. Soprattutto se il creditore o  il debitore è qualcuno che hai profondamente amato e che , per scelta o per destino, a torto o a ragione, hai dovuto lasciare andare.

Inizia cosi' il mio viaggio verso la libertà, un salto nel vuoto per imparare a spiccare il volo.

Inizia cosi' . Riappropriandomi del frutto di un anno di lavoro lasciato nelle mani sbagliate come risarcimento per gli errori commessi.

 E non ha alcuna importanza se quel reato si è manifestato come il dono più grande che potessi fare alla sua vita e  per te come la condanna ad una apparente catena di scelte sbagliate. Non ha alcuna importanza, perché ai suoi occhi, e di riflesso nei tuoi, stampato come un indelebile fermo immagine,  tu porterai sempre il nome del carnefice e lui della vittima. Ti convincerai che per quel crimine tu sia davvero colpevole e che dovrai scontare una giusta pena. Ignara che quel credito economico di li a poco si trasformerà in una catena emotiva e psicologica complice di gran parte del dolore al quale ti sei  condannata per anni.

Perché quando fai una scelta per la tua vita, quasi inevitabilmente stai compiendo scelte anche per chi sta al tuo fianco. E per quanto doloroso possa essere, tu quel bivio dovrai oltrepassarlo, ad occhi chiusi, affidandoti all'istinto di quel preciso istante. 

Ma è davvero giusto condannarsi all'infelicità perchè, nel disperato tentativo di dare un senso alla nostra vita inseguendo un sogno o una passione, siamo stati in qualche modo responsabili della momentanea infelicità  altrui?

Oggi , solo oggi posso rispondere no. Perche' ho smesso di dare potere gli altri e ho scelto di riappropriarmi della mia vita. Per anni ho ritenuto che quel denaro potesse rimanere nelle sue mani. Come prezzo per la mia libertà dicevo. Ma in cuor mio quello che stavo pagando erano i miei sensi di colpa. La mia vergogna. Il mio dolore per aver causato dolore, a lui. E a me, inseguendo un sogno rivelatosi una chimera.

Per anni ho dato potere a quel denaro e a quell'uomo. Il denaro è un demone che vende la tua anima al miglior offerente. E fino a quando i conti non torneranno tu sarai schiavo del passato e del suo rancore e qualsiasi tentativo tu faccia per essere felice , quegli assegni vuoti staranno li a  ricordarti dei peccati mai commessi di cui qualcuno ha macchiato il tuo cammino. E resterai immobile a guardare.

Fino a che gli occhi si sono schiusi e la luce finalmente ha rischiarato il cuore. Senza quel dolore né io né lui saremmo ciò che oggi siamo: un padre felice lui, una donna che si riscopre donna io. E anche se per me la felicità è ancora un lontano miraggio, ora ho la certezza che la felicità non è una meta ma un cammino ed io fino ad oggi paralizzata , solo oggi ho iniziato a muovere piccoli grandi passi.

I debiti sono stati saldati. E non parlo del conto in banca ma di un'anima, la mia, finalmente libera dalla colpa e dalla vergogna. Finalmente libera di aprire le ali verso la vita che aspetta.




9 nov 2014

SOME DREAMS ARE BETTER WHEN THEY END



"SOME DREAMS ARE BETTER WHEN THEY END"


Ho rubato pochi versi per affidarli al vento sperando che un soffio potente potesse spazzar  via da me ogni ricordo  ed ogni piccolo frammento di un sogno infranto. E il vento mi ha restituito i versi che tu hai rubato per infliggermi l'ennesima colpa che non ho: " chi sogna non ha regole e non si arrende mai". Dove le regole sono sempre state le tue perche' chi avevi davanti non era la donna che dicevi di amare ma il tuo avversario. Dove la favola che avrei voluto vivere era solo l'inizio di un gioco perverso a chi perde di piu'. Perche' io sono stata solo un capriccio,il giocattolo nuovo che apparteneva ad un altro e che tu prepotente volevi solo per te. Ma lo volevi allora, perche' allora avresti vinto: tu con il trofeo, lui a mani vuote. E il mio  dolore non aveva alcuna importanza. Perche' quando sono tornata,libera da quel dolore, libera di amarti come credevo meritassi di essere amato, tu non mi hai piu' voluta. Ma io questo l'ho capito solo dopo che la tua, voglio ancora credere inconsapevole vendetta era stata consumata.
E forse allora chi si è veramente arreso sei stato tu. Ed ora di fronte alla mia ritirata dopo quasi due anni in cui ho accettato tutto in nome del nostro amore fino quasi a perdere me stessa,  vorresti condannarmi ancora per aver smesso di lottare? Eppure la mia mano debole e tremante è ancora tesa. La vita mi sta portando altrove, ma una parte di questo cuore innamorato ha smarrito la via e ancora vaga nell'illusione che quel sogno prima o poi apparterrà ad entrambi.