27 feb 2015

27 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 228 Sposate una donna che fa Kundalini Yoga

  




27 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 228 Sposate una donna che fa Kundalini Yoga



Cari uomini, vi trovate nella situazione di scegliere il tipo di donna con la quale trascorrere la vita ? Io suggerirei di sposare una donna che fa Kundalini Yoga

Sposate una donna che è impegnata a trovare la profondità dentro la sua anima, perché sarà più probabile che lei trovi la profondità dentro di voi. Mentre impara a perdonare gli errori che ha fatto, lei imparerà a perdonare i vostri, e col tempo, entrambi imparerete che non ci sono cose come errori, solo opportunità di perdonare.

Sposate una donna che non ha paura di alzarsi quando è buio e cantare della luce, perché vi starà vicino durante la notte oscura della vostra anima e terrà una lanterna.

Sposate una donna che riesce a trovare la sua strada al chiaro di luna, dopo essersi alzata all'amrit vela per così tanto tempo, perché vi aiuterà a navigare le parti più difficili della vostra vita con facilità. Ella ha imparato a usare la sua anima come una mappa del tesoro ed è un navigatore affidabile.

Sposate una donna che lascia andare il suo disordine subconscio nella meditazione e rilascia le ferite del suo passato attraverso Mantra e Kriya, anche se queste parole suonano misterioso per voi, perché non ha paura dei luoghi misteriosi all'interno se stessa. Vi troverete nell'avventura della vita con lei, navigando nelle acque del suo cuore e della sua anima, come per i sette mari. Lei sarà al timone della nave, senza paura.

Sposate una donna che onora il suo corpo attraverso il movimento, l'alimentazione sana e altre forme di cura di sé. Una donna che sta bene con il proprio corpo, vi farà star bene con il suo corpo, e la tenerezza e la sensualità insieme diventeranno grandi fonti di continua gioia per entrambi.

Sposate una donna che canta, perché lei non sarà mai impaurita di dire la sua verità, di alzare la voce più spesso in preghiera che nella rabbia, e di parlare quando coloro che non hanno voce hanno qualcosa da dire. Dovete essere coraggiosi, signori, perché una donna che dice la verità dal profondo della sua anima, vi cambierà e vi porterà al vostro nucleo. Non dovete temere il cambiamento, perchè la sua preghiera sarà con voi e avrà la forza di mille soli.

Sposate una donna con una colonna vertebrale flessibile e una mente flessibile. Tu puoi non capirla quando parla di "cavalcare il cammello", "macina sufi" o "mucca-gatto", ma sempre capirai quando parlerà d'amore, perché lei lo vivrà e offrirà un esempio di devozione incondizionata da seguire.

La troverai in un milione di posti, questa donna magica. La troverai in un centro yoga, sì, ma anche ovunque ci siano persone nel bisogno. La troverai nelle scuole e negli ospedali, nelle imprese e nei parchi, e si noterà perché il suo splendore ti accecherà. La potresti confondere per una dea, e chi potrebbe biasimarti, soprattutto se è in pompa magna, con il velo bianco dietro di lei, come se creasse il proprio vento. Perché lo fa. Ha in sé le forze di terra, aria, fuoco, acqua ed etere. Lei è il contenitore per l'intero Universo. Può creare la vita. E insieme, la vita che potete creare, sarà bella.

E un giorno, quando vivrai questa vita insieme, è possibile che ti sveglierai nelle ore prima del sorgere del Sole solo per essere con lei, e invece scoprirai che finalmente desideri stare con te stesso, anche. La vita sarà più bella quel giorno, e per fortuna, così sarà lei.

Se fossi in te, caro signore, vorrei sposare una donna che fa Kundalini Yoga.


DA: http://satnamsatnam.blogspot.it/

23 feb 2015

23 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 224 - Come glielo dici, a una donna così, che tu vorresti salvarti, e ancora di più vorresti salvare lei con te, e non fare altro che salvarla, e salvarti, tutta una vita, ma...



Come glielo dici, a una donna così, che tu vorresti salvarti, e ancora di più vorresti salvare lei con te, e non fare altro che salvarla, e salvarti, tutta una vita, ma non si può, ognuno ha il suo viaggio, da fare, e tra le braccia di una donna si finisce facendo strade contorte, che neanche tanto capisci tu, e al momento buono non le puoi raccontare, non hai le parole per farlo, parole che ci stiano bene, lì, tra quei baci e sulla pelle, parole giuste, non ce n’è, hai un bel cercarle in quel che sei e in quel che hai sentito, non le trovi, hanno sempre una musica sbagliata, è la musica che gli manca, lì, tra quei baci e sulla pelle, è una questione di musica. Così poi dici, qualcosa, ma è una miseria.
Elisewin, io non sarò mai più salvo.

Come glielo dici, a un uomo così, che adesso sono io che voglio insegnargli una cosa e tra le sue carezze voglio fargli capire che il destino non è una catena ma un volo, e se solo ancora avesse voglia davvero di vivere lo potrebbe fare, e se solo avesse voglia davvero di me potrebbe riavere mille notti come questa invece di quell’unica, orribile, a cui va incontro, solo perché lei lo aspetta, la notte orrenda, e da anni lo chiama. Come glielo dici, a un uomo così, che diventare un assassino non servirà a nulla e a nulla servirà quel sangue e quel dolore, è solo un modo di correre a perdifiato verso la fine, quando il tempo e il mondo per non far finire nulla sono qui a aspettarci, e a chiamarci, se solo sapessimo ascoltarli, se solo lui potesse, davvero, davvero, ascoltarmi. Come glielo dici, a un uomo così, che ti sta perdendo?



19 feb 2015

19 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 220 - BREATHE



19 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 220 - BREATHE

Lo yoga ti insegna ad avere consapevolezza del tuo respiro...e di conseguenza della bellezza dell'essere vivo. 

Respirare e' permetterti di esistere.
E tu , non devi fare nulla.

La magia della meditazione pero' ti sorprende a prendere contatto con ogni singolo istante del tuo vivere. E con  questo continuo scambio d'amore tra la tua anima e l'anima del mondo , in quei sospiri  che milioni di volte inconsciamente e incessantemente ripetiamo , in cui si nasconde il segreto dell'esistenza di ognuno di noi.

K.










18 feb 2015

18 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 219 - CET AMOUR (QUESTO AMORE ) di J. Prevert



CETTE AMOUR (QUESTO AMORE ) di J. Prevert
Si violent
Si fragile
Si tendre
Si désespéré

Cet amour
Beau comme le jour
Et mauvais comme le temps
Quand le temps est mauvais

Cet amour si vrai
Cet amour si beau
Si heureux
Si joyeux
Et si dérisoire

Tremblant de peur comme un enfant dans le noir

Et si sûr de lui
Comme un homme tranquille au millieu de la nuit

Cet amour qu faisait peur aux autres
Qui les faisait parler
Qui les faisait blêmir

Cet amour guetté
Parce que nous le guettions

Traqué blessé piétiné achevé nié
 oublié
Parce que nous l’avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Cet amour tout entier
Si vivant encore
Et tout ensoleillé

C’est le tien

C’est le mien

Celui qui a été

Cette chose toujours nouvelle
Et qui n’a pas changé

Aussi vrai qu’une plante
Aussi tremblante qu’un oiseau
Aussi chaude aussi vivant que l’été

Nous pouvons tous les deux
Aller et revenir
Nous pouvons oublier
Et puis nous rendormir

Nous réveiller souffrir vieillir
Nous endormir encore

Rêver à la mort,
Nous éveiller sourire et rire
Et rajeunir
Notre amour reste là

Têtu comme une bourrique
Vivant comme le désir
Cruel comme la mémoire
Bête comme les regrets
Tendre comme le souvenir
Froid comme le marble
Beau comme le jour
Fragile comme un enfant

Il nous regarde en souriant
Et il nous parle sans rien dire
Et moi je l’écoute en tremblant

Et je crie

Je crie pour toi

Je crie pour moi

Je te supplie

Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s’aiment
Et qui se sont aimés

Oui je lui crie
Pour toi pour moi et pour tous les autres
Que je ne connais pas

Reste là
Lá où tu es
Lá où tu étais autrefois
Reste là
Ne bouge pas
Ne t’en va pas

Nous qui sommes aimés
Nous t’avons oublié
Toi ne nous oublie pas

Nous n’avions que toi sur la terre
Ne nous laisse pas devenir froids

Beaucoup plus loin toujours
Et n’importe où
Donne-nous signe de vie

Beaucoup plus tard au coin d’un bois
Dans la forêt de la mémoire
Surgis soudain
Tends-nous la main
Et sauve-nous.

16 feb 2015

16 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 217 - - Meditare ci cambia - IL VELO DI MAYA



Il momento piu' intenso di una lunga ora di Yoga Kundalini , e' quello in cui senza alcun giudizio ne' paura, guardi il tuo volto allo specchio e ti riscopri bambina.

Gli occhi luminosi e gli zigomi dilatati, le guance dal colorito roseo e le labbra che accennano un tenero sorriso.

Oggi per qualche infinito  istante ho sollevato il mio velo di Maya , liberandomi  di quella  rete cosmica in cui tutti noi siamo impigliati,  vittime e schiavi di una realta' illusoria. Quella delle nostre percezioni.

Oggi ho calmato cuore e respiro,  permettendo alla mia energia vitale di infondersi in ogni angolo di corpo e anima rigenerando ogni singola cellula e ed ogni goccia di sangue che mi tiene in vita.

Attraverso il respiro pran-apanico ho lasciato che ad  ogni inspirazione  la mia coscienza dell'anima si espandesse, mentre il mio karma bruciava ad ogni espirazione, permettendo a corpo ed anima di rilasciare tutto cio' che intossica la mia esistenza e del quale non sento piu' il bisogno.

E un nuovo respiro mi riporta dentro di me, in profonda e sincera comunione con il mio vero se'.

Gli occhi luminosi e gli zigomi dilatati, le guance dal colorito roseo e le labbra che accennano un tenero sorriso.

Si chiama purificazione. E se gli occhi sono lo specchio dell'anima , i miei in questo momento parlano solo di amore e pace. 


“Lo Yogi che medita diviene eternamente libero dal mondo di Maya dirigendo la concentrazione nel terzo occhio (Shiva Netra). Il prana (l’inspirazione) viene offerto nell’apana (l’espirazione); in questo modo le correnti irregolari del prana e dell’apana all’interno del corpo vengono neutralizzate. Lo yogi capace di padroneggiare questa pratica trasforma i cinque sensi, la mente e l’intelletto, distaccandosi dai desideri mondani e divenendo libero dal karma accumulato in precedenza”. (Yogavatar Krishna  Gita (V, 27-28) )

12 feb 2015

12 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 213 - Siamo battiti d'ali di farfalla


12 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 213 - Siamo battiti d'ali di farfalla

Io non giudico gli atei, e nutro un profondo rispetto e interesse per gli altri credo religiosi. Purtoppo pero' viviamo ancora in un mondo dove chi affida il cuore alla Madonna o la vita al proprio Dio, che si chiami Allah, Visnu o come vi pare, e' vittima di pregiudizi. Rimaniamo tutti sconvolti di fronte alla barbarie dell' Isis , ma non ci accorgiamo che se l'Isis e' il frutto della follia umana, di questa follia siamo tutti responsabili . Proviamo ad iniziare dal rispetto per chi ci siede vicino in metro o in un bar , e rendiamoci conto che "ognuno di noi e' quel 'battito d'ali di farfalla che puo' provocare un uragano dall'altra parte della terra'.

8 feb 2015

6 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 207 - UN COLPO AL CUORE




6 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 207 - UN COLPO AL CUORE


Incontri fortuiti. Coincidenze.


L'Universo che ti fa sentire parte del tutto. 


Nel bene e nel male.

Piccole, grandi lezioni da imparare.

Come quella che la nostalgia e' solo un'ombra dell'ego e che e' inutile affannarsi per cio'che era e non e'stato, perche' altrimenti questa corsa non avrebbe alcun senso. E tu dormiresti ancora sul mio fianco.

Eppure è stato un colpo al cuore. La mia risata in quell'ascensore e  improvvisamente il silenzio. Quando, alzando gli occhi,  ho incontrato i tuoi.  

Un colpo al cuore. 

L'istantanea  del tuo sguardo e del tuo sorriso, stampati per l'ultima volta nella mia anima quasi due anni fa,  ha lentamente preso vita. Come in un time lapse che,  a rallentatore, ha deformato e trasformato i nostri volti fino a restituire al presente una nuova immagine di noi. 

Per due volte mi sono stretta nel tuo abbraccio. La prima, incapace di trattenere il desiderio inaspettato di inondarti di quell'amore che, se pur nelle vesti di un ricordo, ancora ti appartiene.
La seconda, colpevole dell'istinto di volerti legare ancora una volta i lacci al cuore,  ma ora consapevole dell'inutilita' di quel gesto che, come in un dejavou, centinaia e centinaia di volte si è consumato durante la nostra storia. 

Scrivere di te ora quasi mi paralizza. 
Paralizza le mie mani.

Ma non i miei pensieri, non il mio cuore, non la mia anima,

Su questo foglio bianco ora le  lacrime prendono il posto delle parole.

Irrisolto. 
Nella mia vita tu, sei e sempre sarai l'irrisolto. 

Quel dolore che ero certa di aver superato, aveva soltanto trovato un nascondiglio migliore di altri.
Per poi  riaffacciarsi insistentemente e prepotentemente in quei sogni che hanno reso insonni le notti passate. Fino ad esplodere violento e dolce  tra le tue braccia , in questo gelido mattino di inizio febbraio. 

Tu sei il principio . E sei la fine. In mezzo , lui. Ma tu, resti l'alfa e l'omega di un'esistenza stravolta. 

Ora io ti guardo. Ora tu guardi me.Per un attimo riesco a sentire il tuo battito e la tua emozione. Solo per un attimo . Il tempo per me di leggere sul tuo volto un  dolore e una sofferenza che non so sopportare ...e il tuo impellente bisogno di riprendere le distanze da un passato che ha riportato con se' fantasmi troppo difficili da affrontare.

E cosi' riprende il nostro viaggio..o la nostra fuga. Da cio' che poteva essere ma non è stato.

E quel  secondo abbraccio riprende le sue sembianze: quello dell'ennesimo addio, e del mio lasciarti finalmente andare.

O almeno spero.

4 feb 2015

4 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 205 - CHISSA' COME SAREBBE STATO.


4 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 205 - CHISSA' COME SAREBBE STATO

Chissa' come sarebbe stato.

Una domanda che milioni di volte mi sono posta  in questi lunghi anni senza di te.

Ad ogni compleanno in cui non hai rischiato di far cadere a terra tutta la torta...e ad ogni Natale in cui per regalo,  avrei voluto ricevere un pigiama .

Alla fine di ogni inverno  in cui avrei voluto indossare per te i colori della primavera. E in ogni giorno di pioggia in cui il Colosseo e' stato il mio rifugio. Dove  mi illudevo di sentire meno la tua mancanza e dove  le mie lacrime potessero confondersi taciturne con quelle del cielo.

Ad ogni tramonto sul mare in cui avrei voluto sdraiarmi accanto a te e in ogni onda che silenziosa cancellava il nostro amore scritto sulla sabbia.

In ogni notte in cui le braccia di quest' uomo mi hanno stretta a se. E in ogni respiro ansimante in cui ha creduto io gli appartenessi, mentre  era il tuo volto che cercavo nel suo e i tuoi orgasmi che sentivo nei suoi.

E nell'arcata di quella Chiesa che ho percorso immaginando di vederti sull'altare ad attendermi con Flavia tra le braccia e Gabriele mano nella mano con la sua mamma.

Chissa' come sarebbe stato.

Chissa' come sarebbe ora.

Se staresti qui, seduto accanto a me,  ad accarezzare  ancora dolcemente  il mio volto ricoperto di rughe. E se ameresti ancora i miei boccoli ormai argentati.

Chissa' se mi prenderesti tra le braccia ogni mattina per farmi vedere la luce del sole o per farmi  ascoltare il rumore del vento o di un temporale, ora che le mie gambe sono troppo stanche per abbandonare questo letto.

E chissa' se avresti la pazienza di amare questa donna che nei giorni piu' bui di una vita ormai al tramonto  ha dimenticato persino il suo nome...ma non il tuo, nè quello di quei figli che non ha mai smesso di amare.











2 feb 2015

2 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 203 - E' QUASI L'ALBA



2 FEBBRAIO 2015 - GIORNO 203 -  E' QUASI L'ALBA

365 giorni d'amore.
Giorno 203.
Mai avrei pensato di arrivare cosi lontano.

Cosi' distante da quel pomeriggio di luglio in cui tutto ha avuto inizio. O forse... tutto ha avuto fine.

Si. Perchè è proprio  vero che anche la notte piu' buia lascerà il posto  ad una nuova alba. Anche quando il cielo è ricoperto di pesanti nuvole nere che ti privano  del conforto e dello splendore delle stelle.

Forse perchè dietro quella tenda oscura anche il sole e la luna possano finalmente fare l'amore di nascosto dal mondo ...o forse perchè quell'alba è proprio dentro di te ed hai bisogno delle tenebre perchè la tua luce brilli piu' forte.

E non posso dire che il mattino sia già sopraggiunto, ma all'orizzonte di questo cuore intrepido scorgo i bagliori del crepuscolo...

E' dolce ora l'attesa di un nuovo giorno. Ma resto seduta ad osservare. La mia anima ora puo' concedersi di aspettare....