14 nov 2014

14 NOVEMBRE 2014 - LIBERI



'14 NOVEMBRE  2014'
"LIBERI"

I debiti o i crediti, economici o karmici ,  sono nodi nell'anima che pesano come zavorre e ostacolano il tuo cammino. Soprattutto se il creditore o  il debitore è qualcuno che hai profondamente amato e che , per scelta o per destino, a torto o a ragione, hai dovuto lasciare andare.

Inizia cosi' il mio viaggio verso la libertà, un salto nel vuoto per imparare a spiccare il volo.

Inizia cosi' . Riappropriandomi del frutto di un anno di lavoro lasciato nelle mani sbagliate come risarcimento per gli errori commessi.

 E non ha alcuna importanza se quel reato si è manifestato come il dono più grande che potessi fare alla sua vita e  per te come la condanna ad una apparente catena di scelte sbagliate. Non ha alcuna importanza, perché ai suoi occhi, e di riflesso nei tuoi, stampato come un indelebile fermo immagine,  tu porterai sempre il nome del carnefice e lui della vittima. Ti convincerai che per quel crimine tu sia davvero colpevole e che dovrai scontare una giusta pena. Ignara che quel credito economico di li a poco si trasformerà in una catena emotiva e psicologica complice di gran parte del dolore al quale ti sei  condannata per anni.

Perché quando fai una scelta per la tua vita, quasi inevitabilmente stai compiendo scelte anche per chi sta al tuo fianco. E per quanto doloroso possa essere, tu quel bivio dovrai oltrepassarlo, ad occhi chiusi, affidandoti all'istinto di quel preciso istante. 

Ma è davvero giusto condannarsi all'infelicità perchè, nel disperato tentativo di dare un senso alla nostra vita inseguendo un sogno o una passione, siamo stati in qualche modo responsabili della momentanea infelicità  altrui?

Oggi , solo oggi posso rispondere no. Perche' ho smesso di dare potere gli altri e ho scelto di riappropriarmi della mia vita. Per anni ho ritenuto che quel denaro potesse rimanere nelle sue mani. Come prezzo per la mia libertà dicevo. Ma in cuor mio quello che stavo pagando erano i miei sensi di colpa. La mia vergogna. Il mio dolore per aver causato dolore, a lui. E a me, inseguendo un sogno rivelatosi una chimera.

Per anni ho dato potere a quel denaro e a quell'uomo. Il denaro è un demone che vende la tua anima al miglior offerente. E fino a quando i conti non torneranno tu sarai schiavo del passato e del suo rancore e qualsiasi tentativo tu faccia per essere felice , quegli assegni vuoti staranno li a  ricordarti dei peccati mai commessi di cui qualcuno ha macchiato il tuo cammino. E resterai immobile a guardare.

Fino a che gli occhi si sono schiusi e la luce finalmente ha rischiarato il cuore. Senza quel dolore né io né lui saremmo ciò che oggi siamo: un padre felice lui, una donna che si riscopre donna io. E anche se per me la felicità è ancora un lontano miraggio, ora ho la certezza che la felicità non è una meta ma un cammino ed io fino ad oggi paralizzata , solo oggi ho iniziato a muovere piccoli grandi passi.

I debiti sono stati saldati. E non parlo del conto in banca ma di un'anima, la mia, finalmente libera dalla colpa e dalla vergogna. Finalmente libera di aprire le ali verso la vita che aspetta.




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