8 set 2015

8 settembre 2015 - giorno 56 parte II - TENTAZIONI- 365 giorni d'amore capitolo II




8 settembre 2015 - giorno 56 parte II - Tentazioni- 365 giorni d'amore capitolo II

E' la  tentazione piu' grande sulla scia della delusione degli ultimi giorni.
Vorrei riprendere quella corazza ormai consumata che per anni ho faticosamente indossato perche' nessuno potesse ancora accarezzarmi  il cuore fino a farlo sanguinare.
Ho temuto. In questi giorni io ho temuto.
Ho temuto quando china su quella valigia ho fatto i conti con l'inattesa proiezione di un film muto fatto di fotogrammi per errore archiviati nella memoria..
Per errore o forse perche' al dolore ci si aggrappa. Cosi' come al passato. Perche'  lasciare andare qualcuno e' come rinunciare al proprio diritto di essere felice cosi' come volevamo noi.
E d'improvviso l'eco sonora di quel giorno ormai lontano: lacrime, singhiozzi, parole amare.
No, oggi non e' il 30 agosto del 2015. Oggi e' il 25 giugno del 2011.
Lui non e' quel dolcissimo semisconosciuto che in pochi istanti ha strappato via la corazza e ha permesso al cuore e all'anima di tornare a sentire. Lui non e' l'uomo che ha avuto il coraggio e l'onesta', o chi puo' dirlo...la paura,  di dire basta prima che qualcuno potesse  irrimediabilmente farsi male.
Tu non sei la donna decisa e sicura di se che sa cosa vuole e cosa merita. Non sei  la donna forte eppure tenera  che abbraccia quell'uomo e lo ringrazia per quel poco di amore condiviso.  Non sei la donna comprensiva e intelligente consapevole di quando e' il momento di dire basta. E quella valigia rossa non contiene gli abiti leggeri e colorati  di un weekend veneziano di fine estate.

No. Lui e' l'uomo che il cuore te lo ha strappato. E' l'uomo che ti ha aperto la porta di casa quando gli hai detto che volevi andar via. E' l'uomo che ti ha lasciata andare invece di stringerti forte e dirti che ti amava e che eri perfetta cosi' come eri.... Tu sei quella bambina di trent'anni che disperata si stringe tra le sue braccia alla ricerca di un posto sicuro in cui sentirsi protetta e che  in lacrime gli grida contro il suo amore per sentirsi come un giocattolo ormai rotto e da buttare. E la valigia non e' rossa ma blu e scoppia di tre anni di ricordi stropicciati.

Molto rumore per nulla direbbe Shakespeare. Lacrime, dolore, tristezza.  Esagerazione ingiustificata agli occhi di un uomo che a malapena ti conosce. Eppure quel nulla per me e' tutto.

Perche' nei  suoi occhi dopo anni  ho visto una luce diversa. Nel suo sguardo ho letto passione e devozione. E nel suo abbraccio ho sentito di potermi finalmente abbandonare. Sensazioni talmente chiare che del tuo intuito non puoi che fidarti.  Ma sei umana e puoi sbagliare. Cosi' come umana e' la sua paura..o semplicemente il suo rendersi conto di aver preso un abbaglio.

Ma umana e' anche questa donna che distrugge la sua corazza per tornare a dare fiducia all'amore....e umana la stessa donna che in un piccolo dispiacere rivive un grande tormento trasferendo su quel meraviglioso sconosciuto antiche  paure e sofferenze. Umana...e saggia. Perche' ha permesso a quella disperazione di liberarsi dalla prigione in cui l'aveva seppellita per non ascoltare il dolore.
Ora quella prigione e' vuota e il cuore finalmente pronto per guarire.

Kshamati

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