1 dic 2014

VOCAZIONE..MAMMA



                                                             VOCAZIONE...MAMMA

Ho sempre creduto che la mia vita da adulta sarebbe stata quella da madre e da moglie.

Ma arrivata a 33 anni senza un figlio nè un compagno, superata ( o almeno pare)  la fase dell'orologio biologico che per anni ha preso il posto del mio cuore sostituendo al suo battito il proprio inquietante ticchettio, posso affermare che per essere madre non ho bisogno ne' di un uomo ne' di lunghe ore di travaglio.

No, non sto scadendo nel clichè ormai superato della donna emancipata e femminista. Ne' tantomeno sto negando un desiderio forte e profondo che continuo a custodire sperando un giorno si realizzi.

Nella vita desideri e realta' non sempre coincidono. Eppure dietro quel gap tra te e la vita che pensavi di volere, c'e'un dono piu'grande:  l'opportunita' di riscoprire te stessa e basta. 
E un figlio lo faro'. Forse. Quando non lo sentiro'come una tappa obbligata dalla societa' nella vita di una donna e se trovero'un uomo che un figlio me lo chiede come dono reciproco di amore.

Io pero' nell'ultimo decennio della mia giovane vita ho vissuto nella smania di arrivare all'obiettivo, dimenticando il percorso e soprattutto me stessa. Oggi, anche se puo' sembrare assurdo, ringrazio che l'universo non abbia ascoltato le mie preghiere. Ho amato veramente solo tre uomini nella mia vita: e con ognuno di loro ho sognato una famiglia. Ma ora so che con nessuno di loro sarei stata una mamma totalmente felice, perche' prima di tutto io dovevo imparare ad essere donna. 


Ho creduto che una sorte  avversa  avesse creato quel vuoto nella mia vita per punirmi. E invece stava solo facendo spazio ad un disegno di vita piu' grande. E quando l'ho compreso ho ricominciato a respirare e a passi dapprima incerti poi sempre piu' decisi  ho iniziato a muovermi nei meandri della mia anima alla ricerca del mio vero destino. Ho aperto gli occhi e ho cominciato a notare  i segnali luminosi che l'universo stava mettendo sulla mia strada per aiutarmi a riempire quello stesso vuoto con nuovi piccoli e grandi progetti. 

Qualche giorno fa ( leggi anche il mio post cambiare si deve ), ad un convegno sulle missioni dove mi trovavo per lavoro, ho improvvisamente compreso quale fosse la mia via per  felicita'. E questa illuminazione non è arrivata dal nulla: le immagini di quei bambini bisognosi in ogni angolo del mondo, hanno richiamato alla mente, e al cuore, un sogno che da sempre mi accompagna ma che per paura e per scelte di vita passate, avevo in qualche modo seppellito o rimosso dalla coscienza. Improvvisamente ho ricollegato tutto: i progetti dopo il liceo, la decisione di laurearmi in lingue, la mia passione per i viaggi ,   il mio amore incondizionato per i bambini.

Gia qualche anno fa superai i test di ammissione per fare volontariato in ospedale a sostegno di bambini malati e delle lore famiglie: ma il non riconoscimento delle ore svolte da parte dell'azienda in cui lavoro mi taglio' le gambe e dovetti rinunciare. Fui probabilmente io a creare quella resistenza, per mancanza di fiducia nei confronti di me stessa e per la mia incapacita' di ribellarmi come sempre al sistema. 

Il seme era stato piantato, aveva solo bisogno delle giuste attenzioni: prima di tutto quelle verso me stessa. E non reputo un caso che quel convegno sulle missioni sia capitato sul mio cammino all'apice del mio percorso spirituale ed energetico. In un momento intenso e difficile  di forte cambiamento interiore.

Quel giorno tutto ha avuto finalmente un senso. Cosa ha a che fare  tutto questo con l'essere madre? Per la mia anima...tutto!

E' proprio quella profonda vocazione alla maternita' che nutro nel mio ventre che mi spinge a desiderare di occuparmi di bambini in difficolta' . E potrei farlo in molti modi, è vero, anche restando nel mio paese. Eppure  io sento di appartenere alla Terra e che la mia anima non ha solo bisogno di viaggiare all'interno di se stessa, ma anche di terre lontane e realtà sconosciute dove portare il suo dono d'amore.

Se nella scelta di procreare non sarei l'unica responsabile, essere una mamma nel mondo e per il mondo , non per uno ma per 10 , 100, 1.000.000 di creature indifese, è una scelta che appartiene solo a me. E nell' impossibilita' odierna di essere io a dare alla luce un figlio, sogno di veder nascere, crescere e curare i bimbi che il destino metterà sulla mia strada di missionaria. E il sogno a piccoli passi diventerà realtà. 




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